La tappa in breve:
La tappa più lunga e impegnativa.
Indicazione grafica riferita al confronto con il valore massimo della singola tappa (tappa più lunga, dislivello massimo in una tappa).

Descrizione della tappa
Il castello di Alviano, o Doria Pamphili, sorge imponente al centro di Alviano e domina la valle. Costruito in periodo rinascimentale da Bartolomeo di Alviano su base medievale, è sede del comune e funge anche da sede di un museo.
Ci dirigiamo verso Attigliano sulla tratta più lunga del cammino, con continui saliscendi e passaggi prossimi a splendidi casali, attraverso Campo Arcangelo, il Podere terra Cavata, il Podere La Croce, il Casale Tesei, il Podere Urdi, Fontanelle, l’area di Collesecco, la Fontana delle Mosse, il Podere Bolognino, fino a giungere in prossimità del vocabolo Cerque Lascie.
Qui il percorso classico piega a sinistra, per raggiungere Poggio Gramignano e il suo sito archeologico, quindi conduce al Poggio Corona, da cui si scende fino a raggiungere Fontana S. Eugenia.
La variante “Calanchi”, più impegnativa data la natura del terreno, prosegue dritta e da Poggio Murlo si apre l’incantevole scenario dei Calanchi e del percorso che li attraversa fino ai ruderi del Castello di Ramici. La discesa porta ai resti del casale Archignano, quindi si raggiunge Fontana S. Eugenia.
Dalla Fontana S. Eugenia, dove i due percorsi si riuniscono, si raggiunge la sponda del Tevere, per poi arrivare sotto le mura di Attigliano. Poche decine di metri conducono dentro il borgo fino all’arrivo.